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PESCE SCORPIONE
Descrizione
Lo splendido pesce Scorpione dai tanti nomi, pesce cobra o Pesce Leone o meglio ancora, Pterois Volitans, è un pesce molto elegante che sa farsi rispettare: la pinna dorsale è equipaggiata con 13 aculei collegati indovinate un po', a ghiandole velenifere (dai non siate sorpresi, i vari nomi contenevano già lo Spoiler!). Nonostante abbia a disposizione un arsenale sufficiente a rapinare la Zecca di Stato spagnola (e senza nemmeno una tuta rossa e la maschera di Dalì), il pesce scorpione utilizza il veleno di rado per cacciare; piuttosto se ne serve per difendersi dai predatori o da chi gli rompe le scatole (Homo sapiens compreso).
Questo pesce è parente dei nostri scorfani del Mediterraneo con i quali condividono un corpo sottile è una testa grossa da fare quasi invidia alla Regina Rossa (Alice in wonderland).
Il pesce scorpione è di casa nell’Oceano Indiano orientale e nell’Oceano Pacifico tranne quando possiamo trovarlo negli acquari a fare il modello o sulle nostre tavole per essere “apprezzato”. Adora giocare a Risiko: invece di conquistare la Kamchatka però sta conquistando l’Oceano Atlantico occidentale, il Golfo del Messico e dei Caraibi (e altre parti del mondo, compresa la nostra Sicilia); in alcuni casi sta anche
facendo un po' di casino! Questi pesci infatti si spostano molto per cercare casa (soprattutto i piccoli), hanno un elevato tasso di riproduzione (in gergo, figliano come I conigli) e quando arrivano in un nuovo ambiente, prendono facilmente il controllo sulle altre specie e danneggiano l’habitat (il pesce scorpione è considerata una specie invasiva).
Per scongiurare le invasioni, la gente del posto ha sviluppato alcune soluzioni ingegnose come organizzare i “derby lionfish”, o competizioni di pesca che assegnano premi per il più grande, il più piccolo e il maggior numero di pesci leone catturati, oppure addestrano i predatori a riconoscerli; gli scienziati stanno persino lavorando su un cacciatore robot di pesci leone!
Carta di identità subacquea: Pterois volitans
CHI E’: Il ben noto Pesce scorpione o Pesce cobra (Pterois volitans Linnaeus, 1758) appartiene alla classe degli Actinopterygii, i pesci con le pinne raggiate, all’ordine Scorpaeniformes ed alla famiglia degli Scorpaenidae.
COM’E’ FATTO: Ha una testa piccola ed una grande bocca, può raggiungere circa 38 cm e la sua colorazione varia a seconda della zona, anche se il colore di fondo è solitamente marroncino (rosso marrone o marrone scuro) e presenta delle strisce verticali più chiare (solitamente bianche). La pinna dorsale possiede 13 raggi spinosi collegate a ghiandole velenifere e 10-11 raggi molli; anche sulla pinna anale sono presenti 3 raggi spinosi ugualmente velenosi e 6-7 molli. Ciascuna delle due pinne ventrali possiedono un raggio spinoso avvelenato, mentre le pinne pettorali sono inermi e la caudale è arrotondata.
DI COSA SI NUTRE: Il pesce scorpione adulto è un predatore notturno e si nutre di diverse specie di pesci, mentre i giovani si nutrono di piccoli invertebrati.
COME SI RIPRODUCE: Le femmine depongono le uova (circa 2 milioni all’anno!), le quali vengono avvolte da muco. Una volta fecondate dal maschio, le uova salgono in superfice liberandosi del muco e affidandosi alle correnti; occorrono 25-40 giorni per trasformarsi in pesciolini.
DOVE VIVE: è una specie nativa dell’Oceano Indiano orientale e dell’Oceano Pacifico ma si sta diffondendo anche in Oceano Atlantico e nel Mar Mediterraneo (in particolare, Sicilia, Tunisia e Turchia). Ama le acque tranquille ed è possibile trovarlo nelle lagune, presso le barriere coralline e dove ci sono fondali rocciosi. Pterois volitans preferisce le acque poco profonde ma è possibile trovarlo anche a più di 50 mt di profondità.
CARATTERI DISTINTIVI=TOSSINA: Questo veleno è composto da acetilcolina e da una tossina che agisce sulla trasmissione neuromuscolare. In un film di James Bond (La spia che mi amava), uno dei protagonisti muore perchè gli era stato iniettato il veleno da un pesce leone. In realtà non è un veleno fatale, a parte per qualcuno altamente allergico. Detto questo, può causare dolore immenso, vesciche e gonfiore con conseguente infezione. Si prega di consultare un medico se mai vi trovaste a tu per tu con la puntura di questo pesce.
Fonti e approfondimenti
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